SamboSambo

Orario Corsi

Tutti
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Prezzi

Abbonamento Iscrizione 1 Corso ** 2+ Corsi **
Mensile 25 €/anno * 55 €/mese 80 €/mese
Quadrimestrale 25 €/anno * 200 €/quadrimestre 240 €/quadrimestre

* copertura assicurativa inclusa
** Corsi a scelta del Maestro Alessio: Kick-boxing, Kung fu, Tai-chi chuan, Tai-shou shi-sao, Stretching, Sambo

Istruttore

Amirkhanov Alexei, istruttore

Biografia

Amirkhanov Alexei, classe 1963, nato a Thilisi (Georgia), inizia la pratica delle arti marziali all’età di 11 anni (1974) con Judo e Sambo. Dal 1978 entra in nazionale di Judo e Sambo. Dal 1985 inizia l’insegnamento nella scuola della riserva olimpica. Nel 1986 inizia la pratica del kung-fu e nel 1991 va in Cina per approfondire lo studio del kung fu con i maestri dell’accademia nazionale di Pechino e la squadra nazionale di Wushu. In Russia era insegnante della polizia di stato. Nel 2000 si trasferisce in Italia, lavorando come maestro in varie regioni.Nel 2005 vince il titolo italiano di Brazilian Ju Jitsu. Attualmente insegna kung fu, judo, Sambo e difesa personale, Tai-Chi Chuan, Tui-Shou Shi-Sao e tiene corsi per la Polizia Municipale.

Disciplina

Sambo, acronimo traslitterato dal cirillico di САМооборона Без Оружия ovvero “difesa personale senz’armi”, è un’arte marziale di origine russa sviluppata a partire dagli anni venti del XX secolo come metodo di lotta destinato all’addestramento dei soldati dell’Armata Rossa.

L’abbigliamento consiste in una giacca denominata (kurtka) simile a quella usata nel Jūdō, dotata però di spalline e forata all’altezza della vita, in tela molto resistente e chiusa da una cintura passante per gli inserti. La divisa include calzoncini corti o non oltre il ginocchio e scarpe alte sino alla caviglia (sambovki) come nella lotta olimpica. Durante le competizioni sportive, giacca, pantaloncini e cintura devono essere dello stesso colore: rosso o blu. Il bianco solitamente è il colore adottato dall’arbitro, le cui maniche della giacca possono essere di colore rosso e blu. Oggigiorno i competitori utilizzano anche giacche di diverso colore. Un esempio è dato dai lottatori del Kazakistan, esperti nelle prese sulla parte superiore del corpo, il colore della cui giacca ricalca l’azzurro della loro bandiera. Nel sambo sono previsti i gradi di passaggio, che possono essere anche sostituiti da cinture colorate, così come avviene per la maggior parte delle arti marziali orientali. Tuttavia, per convenzione, molti continuano ad utilizzare la stessa cintura della giacca, sia essa rossa o blu, sino a sostenere l’esame che li porterà alla nera.

Le tecniche del sambo si suddividono fondamentalmente in tre tipi di attacco:

  • alla parte superiore del corpo
  • alla parte inferiore del corpo
  • lotta al suolo.

Nella competizione sportiva per ciò che riguarda la lotta a terra sono proibite le tecniche di lussazione degli arti e gli strangolamenti, a differenza di quanto avviene nel judo. Ciò è dovuto al fatto che le prese possono includere tecniche di lotta stile libero e lotta greco-romana, la cui stretta potrebbe essere altamente lesiva. Vengono però incluse tecniche e intrecci di gamba esclusi nel judo in quanto ritenuti pericolosi. Vi è una variante del Sambo inteso come lotta libera e sempre introdotta nel campo sportivo. Questa variante è nota come Kombat Sambo. Le tecniche difensive della Samooborona vengono applicate con grande fluidità in una sorta di full contact. I due contendenti sono autorizzati a usare pugni e calci, assieme a colpi di ginocchio e gomito, oltre alle normali prese di strangolamento e sottomissione. Grazie alla loro abilità in questo stile atleti russi, ma anche stranieri sono riusciti ad acquistare fama e gloria. Un esempio è dato da un grande campione dello stile Fëdor Emel’janenko, che è riuscito ad imporsi sui quadrati di mezzo mondo nel combattimento totale. Il Kombat Sambo, la cui pratica era già nota ben prima della seconda guerra mondiale, è ancora oggi adottato dai reparti speciali dell’esercito, quali gli Spetsnaz, ma a differenza della variante sportiva, la pratica militare è incentrata su tecniche atte a neutralizzare l’avversario senza alcun freno, implicando, nel suo schema, addirittura l’uccisione dell’avversario se la situazione lo richiede. Lo studio delle armi bianche non è escluso dal metodo.

(fonte Wikipedia)